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Archivio Giuseppe Mengoni

 

 

Donato al Comune di Fontanelice, luogo natale dell’ingegnere-architetto, da uno degli ultimi eredi indiretti, l’Archivio Giuseppe Mengoni è formato da un patrimonio archivistico all’interno del quale, la quasi totalità dei circa 1.637 disegni che lo costituiscono, riguarda le ipotesi progettuali per la Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, gli edifici e le strade ad essa circostanti. La documentazione inizia con le tavole dello stato di fatto precedente il progetto mengoniano e si evolve verso planimetrie e piante sempre più dettagliate, per giungere agli elaborati relativi al concorso bandito dal comune di Milano nel 1861, al quale l’architetto partecipò con il motto "Dante" e che prevedeva la galleria ad asse unico. Segue la seconda ipotesi progettuale del 1863, sempre ad asse unico, per passare poi alla soluzione definitiva con i due assi intersecanti. Si passa quindi all’analisi più diretta delle superfici interessate dall’intervento, con i vari "tipi" per il piano di realizzazione delle opere, l’identificazione dei lotti, l’individuazione di proprietà ed affittuari, ed i tracciati stradali esistenti e di progetto.Prendono quindi forma le vie e gli edifici che hanno costituito il grande cantiere della galleria, alcuni dei quali mai realizzati. Le "case 1a, 2a, 3a, 4a, 5a, 6a", il Fianco settentrionale e la "Casa Haas", il Palazzo di fondo, il grande "Arco d’ingresso" su Piazza Duomo, la Loggia Reale e i "bracci interni" della Galleria si sviluppano con diversa continuità attraverso il susseguirsi delle tavole. Per alcuni soggetti, che presentano la numerazione dell’autore, il materiale inizia con schizzi - alcuni dei quali autografi - per giungere ai particolari al vero, ai modelli, generalmente destinati alle varie ditte incaricate dei lavori. Tra gli schizzi iniziali e i modelli abbiamo poi un quantitativo di piante, alzati, prospetti parziali o d’insieme, sezioni e profili eseguiti a scale diverse, che ci portano ad una conoscenza tecnica estremamente dettagliata dell’oggetto trattato.Trovano inoltre collocazione nell’archivio tavole riguardanti il "Piano per Roma" e poi le proposte per la stazione ferroviaria, Porta Saragozza, Palazzo Poggi-Cavazza, il Palazzo di Residenza della Cassa di Risparmio, il progetto per la facciata di S. Petronio, tutti a Bologna.Nonostante siano presenti alcune parti incomplete, esiste la possibilità di formarsi una visione organica e a volte estremamente dettagliata, sia per l’iter progettuale sia per tutto ciò che ruotava attorno ad un progetto grandioso come quello per la realizzazione della Galleria. Tavole, documenti scritti e foto, nella loro progressiva composizione, ci portano a vedere come l’idea si forma, è elaborata, graficizzata, talvolta corretta e rielaborata fino all’esecutivo, al particolare al vero e alla realizzazione pratica, fase - questa - parzialmente documentata attraverso la fotografia. Iniziando con i lavori eseguiti per la "Posa della Prima pietra", proseguendo poi con disegni e foto, vediamo svolgersi fasi demolitorie ed edificatorie, l’impianto e l’organizzazione del cantiere.Procedimenti costruttivi di elementi ornamentali e strutturali trovano espressione dettagliata in disegni a varie scale e in diverse espressioni grafiche, sempre estremamente chiare quando erano destinate alle ditte esecutrici, in modo particolare a quelle che si occupavano dei numerosi materiali di rivestimento del complesso e con le quali l’ingegnere-architetto fontanese mantenne sempre un rapporto attento e condotto in prima persona. 

© Anna-Maria Guccini  

 

© Comune di Fontanelice - Archivio Giuseppe Mengoni - Piazza Roma 22 - 40025 - Fontanelice (BO)